domenica 19 febbraio 2017

Luppolo: Esamina del terreno

Parte della rubrica Coltivare il Luppolo
L'ultimo sopralluogo, prima di sporcarsi le mani.


Con le piantine ancora nei vasi, la scorsa settimana, ho esaminato il terreno dove saranno prossimamente piantate. Ho cercato di trovare la posizione migliore per una tranquilla crescita dei luppoli, evitando con attenzione i tubi dell'irrigamento (le radici potrebbero rovinare i tubi).


Importante
Piantare il luppolo in un terreno che presenta acqua stagnante, non è proprio la scelta migliore. Queste piante, nella stagione vegetativa richiedono diversa acqua, anche se bisogna fare attenzione a non bagnare le piante e a non fare ristagnare le radici. Nel caso di terra troppo argillosa è utile unire sabbia e ghiaia, per alleggerire la massa e aumentare il drenaggio. Cosi facendo si possono evitare diverse malattie, difficilmente controllabili. 

L'ispezione del terreno, in cerca del luogo ideale, è continuata per diverso tempo. I dubbi e i criteri da seguire sono diversi, come l'esposizione a sud e al sole per almeno 6-8 ore al giorno. Un adeguato ricircolo dell'aria, per prevenire malattie e parassiti, ma comunque al riparo da possibili venti forti. In tutto questo anche il pH del terreno è determinante. Proprio per questo, ho cercato nuove informazioni per garantire il più possibile un valore di pH ideale (compreso tra 6 e 7,5). Come prima cosa ho cercato di verificare il pH del suolo.

Verificare il pH
Misurare il pH del terreno non è proprio come misurare quello del mash, nella produzione della birra. Generalmente il pH indica l’acidità o la basicità di una sostanza, e fin qui ci siamo. Però nel nostro caso specifico può essere un punto critico, visto che alcune piante non riescono a ricevere i giusti nutrienti  dal terreno, con un pH troppo alto o troppo basso.


La misurazione del pH del terreno può essere effettuata con più o meno accuratezza. Personalmente, in base alla mia strumentazione, non ho optato per il metodo più economico (con la cartina tornasole) e neanche per quello più costoso. Dunque ho fatto di necessità virtù, utilizzato:

a. Campione di terreno.
b. Acqua deionizzata.
c. Bottiglie di Plastica.
d. Bacchetta per mescolare.
e. Carta filtro o garza.
f. pHmetro digital.
g. Bicchieri di plastica.


In una bottiglia di plastica, precedentemente tagliata, ho mescolato un bicchiere del campione di terreno con due bicchieri e mezzo di acqua deionizzata. Per 5 minuti ho agitato in modo scrupoloso. Successivamente ho filtrato il tutto con una garza. Una volta ottenuto il liquido filtrato ho potuto verificare la corretta misura di ph, con il mio pHmetro.

Nel mio caso, ho ottenuto un ph 7,5 e il valore rientra nella nella fascia ottimale per la coltivazione di luppolo. Ciò nonostante vorrei cercare comunque di abbassare il ph, con metodi del tutto naturali. Dunque, per diminuire questo valore acidificando il terreno, si possono usare i fondi di caffè, il succo di arancia o il limone. Anche se la soluzione migliora, in funzione della crescita del luppolo, ritengo possa essere l'utilizzo continua di letame e materia organica. Solo a pH abbassato è possibile stabilizzare il terreno con l'aggiunta di lupino macinato.

Importante
L'acqua usata per irrigare le piante potrebbe essere fortemente calcarea e alzare il pH del terreno, rendendo vani gli sforzi per acidificarlo. La soluzione allo scopo sarebbe quella di usare acqua piovana.

Chiudo scrivendo che i criteri, di coltivazione, dovrebbero essere essenziali per ottenere un buon raccolto. Sperando che la teoria possa essere solo un modello da applicare alla pratica e non un ossessione. La propria esperienza si sviluppa continuamente, tra sbagli, imprecisioni e magari successi, senza troppa teoria ma con la dovuta pratica.

Se qualcuno ha qualche buona informazione, consiglio o qualsiasi esperienza sarebbe utile.

Questa rubrica è solo a scopo informativo, sulle mie esperienze, non mi assumo la responsabilità su ciò che farete e sui danni che potrete causare.

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