venerdì 4 maggio 2018

Luppolo: Costruzione Supporti e Trattamenti

Parte della rubrica Coltivare il Luppolo
Il nuovo anno è iniziato



Eccomi nuovamente qui a raccontarvi come prosegue la mia avventura, con la coltivazione del luppolo. La stagione dello scorso anno (per saperne di più clicca qui) non è andata benissimo ma ho acquisito  una maggiore consapevolezza nella coltivazione.


Un periodo dove ho trascurato totalmente questo specifico argomento sul blog, ma che mi ha visto continuare il percorso letteralmente sul campo. Dunque, con questo post cercherò di illustrare poco  dettagliatamente la costruzione dei supporti e i vari trattamenti che ho deciso di fare (per maggiori informazioni sulla coltivazione del luppolo clicca qui.)


Il nuovo anno della coltivazione è iniziato con l'acquisto di altre tre piantine, Saphir, Brewer's Gold e Hersbrucker, che lascerò per l'intera stagione in un vaso abbastanza grande. Mentre le piante a dimora presentano una ottimo apparato radicale. Grazie al contributo del amico Emilio, conosciuto nell'ambiente come "il Ciarlatano", ho ottenuto un Progress e un differente Cascade.


E' tempo di guardare al cielo
SOSTEGNI
La Regola
Il luppolo cresce in modo notevole, meglio non farsi trovare impreparati. Avere dei sostegni adeguati e molto resistenti, per sopportare vento e peso, risulta fondamentale. Fermo restando questa specifica  indispensabile caratteristica, il resto della costruzione dei sostegni può essere realizzata nel modo più vario. Prima della comparsa dei gambi rampicanti (ad inizio primavere) bisogna programmare e realizzare  l'intera struttura. 

Utilizzare i Pali come sostegno, potrebbe essere il metodo più suggestivo e adeguato. Generalmente i pali utilizzabili devono essere da 4 a 6 metri di altezza, larghi alla base da 7 a 10 cm, mentre vanno interrati in una buca profonda di almeno 60 cm. Per scavare la buca sarebbe opportuno usare una trivella o più semplicemente una vanga, un piccone e una pinza cavabuche (in quest'ultimo caso preparatevi a sudare molto).
La mia struttura di sostegno
Quando mi è toccato preparare la struttura di sostegno per il mio luppoleto, ho trovato diverse difficoltà a reperire i giusti pali di sostegno, gli unici trovati sono di castagno. Nello scegliere i pali da portarmi a casa, ho selezionati quelli più lunghi anche di pochi centimetri, rispetto agli altri presenti. Eseguita l'accurata scelta dei pali, al mio ritorno a casa ho portato con me 3 pali da circa 3,20 m.


La pianta del luppolo cresce molto in alto, addirittura oltre gli otto metri, per cercare di colmare e minimizzare il problema ho deciso di incrementare i pali con altri supporti. Il tutto senza rinunciare alla sicurezza dell'intera struttura.


Generalmente per i pali bisognerebbe ottenere una buca profonda di almeno 60 cm, nel mio caso per guadagnare ulteriori centimetri in altezza ho preferito arrivare fino a 50 cm. Per sopperire a questa mancanza ho apportato alla base del palo una tavola di 20 cm, per dargli più presa nel terreno. E' inutile dirvi che scavare le varie buche, con una semplice vanga e un piccone, è stato un lavoraccio.



Successivamente ho realizzato i supporti (a forma di T) per incrementare l'altezza di pali, arrivando a circa 4,50 m. Una misura molto distante dagli otto metri, ma essendo il secondo anno delle piante potrebbe anche bastare.


TRATTAMENTI
Senza sottovalutare il fatto che il luppolo finisce nel mio bicchiere, ho limitato i possibili trattamenti. Tuttavia, durante la fase di coltivazione, possiamo giocare un ruolo importante nella prevenzione di possibili attacchi, con piccoli aiuti. Dunque ho inizialmente utilizzato concime (con azoto e calcio), a fine marzo, per poi passare all'olio minerale nei primi giorni di aprile.


Mentre in questo preciso periodo continuo costantemente con i trattamenti anticrittogamico a base di rame, un fungicida rameico. Con questo è proprio tutto, vi rimando al prossimo aggiornamento!


Per maggiori informazioni
 sulla coltivazione del luppolo clicca qui.


Questo post è solo a scopo informativo, sulle mie esperienze, non mi assumo la responsabilità su ciò che farete e sui danni che potrete causare.

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